Cronaca di un importante guasto del tempo: 27/28 luglio 2019
Anche se dall'immagine qua in calce appare non muoversi foglia
sull'Italia e nei dintorni, in realtà alcuni indici suggeriscono che
l'aria sta lentamente diventando instabile, a cominciare dalla Pianura
Padana e dalle montagne che la circondano.
Già ieri sera si è
sviluppato un temporale sulla bassa Lombardia, in aperta pianura,
piuttosto vivace e ricco di fulmini; segno questo di qualcosa che
cominciava a cambiare. Ed oggi i temporali diverranno più numerosi su
molte zone del Nord, soprattutto in montagna, ma anche in maniera più sporadica sulle aree pianeggianti.
Il grosso del cambiamento arriverà però domani tra pomeriggio e sera,
quando il lento incedere di una corrente fresca dall'Oceano verso il
Mediterraneo inizierà a richiamare in direzione della terraferma e delle
aree pedemontane l'enorme quantità di vapore che il sole abbacinante
degli ultimi giorni ha fatto sì che si raccogliesse in mare aperto e
vicino alle coste.
La complessa orografia italiana farà il resto: il
vapore raccolto da una parte, al largo, verrà spinto verso altri
serbatoi dall'altra parte, rallentati dalle montagne ed incastrati tra
le vallate. Come onde che si infrangono sugli scogli una delle due
correnti si schianterà salendo sopra l'altra, raffreddandosi e dando il
via - in ultima analisi - a tutti quei processi fisici che portano alla
costruzione di temporali forti, talora insistenti, accompagnati da
grandine e colpi di vento robusti.
In alcune zone del Nord e del
Centro Italia, tra domani pomeriggio-sera e domenica, si potrà assistere
ad una replica di quanto successo poche settimane fa sulla costa
adriatica. Ricordate?
Stavolta però riguarderà soprattutto il Settentrione e il versante tirrenico, fino al nord della Calabria.
Il Meridione dovrebbe invece cavarsela meglio, con piogge più
localizzate (il che non vuol dire che saranno necessariamente leggere)
ed un buon Maestrale a spazzare via l'afa.
Il difficile viene a
questo punto: capire QUANDO scoppieranno i primi temporali, COME si
organizzeranno (perché se dovessero nascere dei temporali "a grappolo"
potrebbe venir meno l'energia per le piogge previste dai vari software
nelle ore successive) e DOVE scaricheranno le piogge, la grandine, i
fulmini e il vento forte.
Questo non è possibile farlo, se non
pochissime ore prima del cambiamento; quindi domande del tipo "Ma domani
a San Frugulio del Tranvone quanto pioverà?" non hanno senso.
C'è da dire un'ultima cosa, senza prenderla come una sentenza ma pur
sempre come una possibilità: la configurazione dei venti in arrivo da
domani pomeriggio - e per alcune ore a seguire - è favorevole anche alla
formazione di tornado, in caso di temporali particolarmente violenti.
Insomma, riassumendo: prepariamoci a pagare di nuovo lo scotto di giornate troppo calde, troppo a lungo.
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