La nevosità delle pianure toscane
Quest’oggi
menzionerò la Toscana, soffermandomi sulla sua nevosità in base
alla media dei dati storici.
È
abbastanza evidente che la nevosità delle pianure toscane non possa
essere associata a quella delle grandi pianure del nord Italia,
specie quelle occidentali e vicine all’Appennino. Quello che ci
resta da capire è quale provincia pianeggiante della Toscana sia la
più nevosa e successivamente spiegarne le cause: cominciamo!
Il
primato lo detiene la città di Pistoia, seguita quasi a pari
merito dalla città di Lucca.
Pistoia detiene una media nivometrica storica di circa 10 cm annui.
Essa si colloca in un contesto geografico favorevole alle nevicate da
“cuscinetto freddo” essendo racchiusa dai monti sia a ovest che a
nord. Questa disposizione, oltre a ripararla dai miti venti di
libeccio e ponente, le consente un notevole incremento dell’intensità
delle precipitazioni indotte dall’effetto STAU. Fra gli eventi più
importanti spicca senz’altro la grande nevicata del 7 febbraio
1991, capace di depositare fino a 30-40 cm di neve al suolo in un
solo giorno.
Dietro
a Pistoia troviamo come già accennato la città di Lucca, con una
media storica di 8-10 cm di neve annui. Lucca risulta favorita
rispetto a Pistoia non tanto per l’intensità delle precipitazioni
o per la qualità del “cuscinetto freddo” ma tanto per la
possibilità di vedere la neve con il grecale (come avvenuto
nel febbraio del 2012) e con lo scirocco nelle primissime fasi dei
peggioramenti. Di recente è risultata molto importante la nevicata
del dicembre 2009 (notevole in generale per tutta la Toscana
nord-occidentale, compresa Pistoia).
Dietro
a Lucca troviamo Prato e Firenze. Entrambe le città
possono essere collocate nella fascia dei 7 cm medi annuali. La
città di Prato, oltre ad avere una maggiore resistenza del
“cuscinetto freddo” rispetto a Firenze, risulta molto più nevosa
di quest’ultima in presenza di intensi venti di grecale avendo
verso NE l’apertura geografica indotta dalla val di Bisenzio; la
nevicata del febbraio 2012, come quella del 2018, sono esempi molto calzanti. Una
particolarità importante delle nevicate fiorentine sta invece nella
componente temporalesca. Un esempio molto evidente è
quello del dicembre 2005, quando Firenze a seconda dei quartieri ha
visto accumularsi dai 15 ai 30 cm di neve a seguito di intensi
rovesci temporaleschi. Qualche tuono fu udito anche durante la
storica nevicata del 2010.
A
seguire troviamo Livorno, con una media di 2 cm di neve
annuali, e quasi a pari merito Pisa, con una media di 1-2 cm. A Livorno la neve appare solo in presenza di un
grecale bello potente, come accaduto nel 2012, nel 1991 o nel 2001. Nelle prime due occasioni si superarono addirittura 20 cm di neve. Pisa al contrario risulta svantaggiata col grecale a causa della copertura indotta a NE dal monte
Serra e dunque non conosciuta per abbondanti nevicate, specie quelle
che colpiscono Livorno. Tuttavia mostra una migliore resistenza del “cuscinetto
freddo” rispetto a Livorno che, se pur in un contesto minimo, le consente di avere nevicate più durature con correnti occidentali. Per Pisa ricordiamo di fatto le nevicate del 2009 e 2010, in cui caddero comunque 5 cm di neve, e
quella del dicembre 2005, in cui vennero superati i 10 cm di neve di
accumulo in diversi quartieri, spesso a seguito di rovesci
temporaleschi. È doveroso aggiungere che per Pisa intendiamo
comunque il centro cittadino: l’interno pisano, a differenza della
città, gode infatti di una nevosità maggiore e per certi versi
simile a quella della lucchesìa, nell’ordine dei 5-7 cm medi
annuali.
Chiudono
la classifica Massa e Grosseto. Esse possono
generalmente vedere nevicare solo in eventi piuttosto eccezionali,
come la nevicata del 1996 a Grosseto (foriera di accumuli fino a
20-30 cm circa). Più difficili gli eventi nevosi importanti nella
città di Massa, dove non nevica con accumulo probabilmente dal
dicembre del 2005.
Chiaramente
non è stata fatta una classifica inerente la nevosità delle
province toscane, ma solo una classifica rispetto alle province
toscane di pianura: Arezzo e Siena (a 300 m di quota
circa) detengono infatti il primato regionale con 10-15 cm di neve
media annuale. Arezzo è solita vedere la neve con “sfondamenti”
indotti dal grecale o in particolari situazioni cicloniche (come, ad
esempio, durante la storica ciclogenesi del 29 gennaio 2004). Siena è
invece dedita a osservare la neve in molteplici situazioni, fra cui
quelle temporalesche (come nel 2005 o nel 2015, solo per fare due
esempi) o con il grecale sostenuto citando nuovamente il recente
febbraio del 2012.
Gli
ultimi anni non sono stati purtroppo i migliori per la neve in
Toscana come nel resto dell’Italia, escludendo brevi episodi
nevosi. Il GW sta
rimescolando le carte del clima del Mediterraneo e gli effetti
purtroppo sono evidenti: la neve in pianura sta
diventando sempre più un privilegio di pochi. Speriamo solo che non
diventi una favola da raccontare a figli e nipoti. Ho preferito citare eventi recenti, per lo più compresi
nell’ultimo ventennio, solo per una questione di comodità: è
chiaro che di eventi nevosi in Toscana nel corso dell’ultimo secolo
ce ne siano stati molti di più!
Concludo con questo video relativo alla grande nevicata del 18 Dicembre 2009 in provincia di Pistoia
Daniel
Gialdini
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