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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

Analisi tecnica del peggioramento del 28 ottobre 2018

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Durante la giornata di domani, lunedì 28 ottobre 2018, la nostra regione verrà interessata da tre sistemi perturbati con caratteristiche differenti che andremo ad analizzare in seguito: Tarda Mattinata La fase di maltempo mattutina sarà caratterizzata da un imponente flusso meridionale a caricare gli strati medio-bassi troposferici in un grande quantitativo di umidità e calore. Tali configurazioni risultano essere particolarmente insidiose a ridosso dei rilievi in quanto le masse d'aria sono costrette a condensare forzatamente per effetto STAU. Dalle immagini riportate in basso è evidente il flusso caldo-umido in risalita da Sud ad accentuare gli indici termodinamici a ridosso dell'Appennino settentrionale. Con queste configurazioni la lettura delle stime precipitative risulta essere generalmente complicata da parte dei modelli meteorologici: Durante questa fase le province maggiormente interessate saranno quelle di Lucca, Pistoia e Prato, dove sono attesi

L' alluvione del 21 ottobre 2013

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Tale evento temporalesco rappresenta uno degli esempi più classici nei quali, a fronte di una situazione sinottica al suolo e in quota apparentemente poco disturbate, lo sviluppo di un flusso caldo-umido prefrontale a innesco afro-mediterraneo ha permesso la formazione di un complesso convettivo a mesoscala. La promozione di quest'ultimo fu certamente supportata da acque mediterranee ancora calde e dall'azione della barriera orografica (Appennino), con genesi di elementi convettivi da "retroazione dinamica" (nuovo sollevamento di aria caldo-umida operata dall' "avanzamento" del temporale), che mantennero in vita il sistema temporalesco per oltre 12 ore. La situazione alla quota isobarica di 500 hPa vede una vasta saccatura di origine atlantica, estesa dal medio Atlantico all'Inghilterra, e un promontorio anticiclonico protendersi dal Nord Africa all'Europa orientale, con massimi di pressione al suolo e in quota sull'Italia meridionale e

Parentesi geologica: terremoti e fenomeni vulcanici in Italia

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Quest’oggi riaprirò la nostra parentesi geologica soffermandoci nuovamente sui fenomeni sismici italiani. Come tutti ben saprete l’Italia è una delle nazioni geologicamente più turbolente di questo pianeta: nel nostro paese avviene un susseguirsi di fenomeni vulcanici e sismici che rendono l’Italia tanto affascinante quanto pericolosa. Ma come mai accade tutto questo? Prima di tutto dobbiamo precisare che l’Italia si trova in un contesto geologico a cavallo fra la placca africana e quella euro-asiatica. Alcuni autori inseriscono l’Italia precisamente a cavallo fra le due placche, mentre altri la caratterizzano come il risultato di una piccola placca a sé stante a contatto con quella euro-asiatica. Ciò che è importante sapere è che i risultati sono i medesimi. Questo tipo di geologia dovrebbe far pensare che la totalità dei fenomeni sismici italiani siano di natura compressiva, tuttavia non è così! Una buona parte dei terremoti che hanno interessato il nostro paese, fra c

L'ondata di maltempo del 31 agosto / 1 settembre 2018

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Dopo un Agosto instabile ma complessivamente caldo una veloce incursione artica si è impadronita del Centro-Nord Italia a partire da Venerdì 31 Agosto, regalando forti temporali e un deciso calo delle temperature, specie in Toscana. Venerdì 31 Agosto 2018 La situazione sinottica nel pomeriggio del 31 Agosto mostra un primo isolamento di una depressione al di sotto della Liguria dovuta alle prime infiltrazioni di aria fredda nei bassi strati attraverso la valle del Rodano. Questa configurazione porterà ad una rapida organizzazione dell'instabilità, con conseguente formazione di forti temporali che nel corso del pomeriggio attraverseranno parte della Toscana centro-settentrionale. I primi cumulonembi ben strutturati cominceranno a concretizzarsi sulle pianure lucchesi per poi muoversi verso NE. Questi nuclei temporaleschi troveranno molto calore e molta umidità che, con l'aiuto dell'orografia, saranno alla base dello sviluppo di fenomeni anche intensi

Parentesi geologica: la percezione delle onde sismiche

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Mappa della sismicità italiana aggiornata al 2016 Spesso, troppo spesso, parliamo frettolosamente degli eventi sismici senza conoscerne le cause, la natura e quanto altro di fondamento scientifico. Spesso, troppo spesso, ci affidiamo alle sorti di qualche testata giornalistica o di qualche noto programma televisivo dando per veritiera qualsiasi informazione riportata: ed ecco che nascono i vari complottismi sulla “magnitudo inventata”, sui terremoti indotti dall’uomo, sull’origine dei terremoti legata al clima, sui cani e sui gatti che prevedono i terremoti ecc.... BALLE Cosa sia un terremoto a livello fisico penso (e ripeto penso) che lo sappiate tutti quanti, ma forse è giusto rinfrescarvi la memoria aggiungendo magari qualche informazione: L’origine dei terremoti è legata allo scivolamento di due grosse porzioni di crosta continentale lungo delle superfici di frattura preesistenti denominate “faglie”. Il forte movimento frizionale di questi due blocchi di crosta

Quando le tempeste tropicali "seccano" l'area mediterranea...

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E' sicuramente strano immaginarsi che una tempesta tropicale possa coinvolgere i processi meteorologici dell'Europa meridionale, e ancora di più se pensiamo che in parte potrebbero essere alla causa della scarsa piovosità del Settembre appena trascorso, in particolare al centro-nord Italia. Cercherò di spiegarmi meglio, parlando ovviamente dell'atlantico centro-settentrionale: Una tempesta tropicale è una violenta manifestazione atmosferica che quasi sempre viene a crearsi in area equatoriale, a causa della convergenza dei venti alisei. Questa vaste strutture depressionarie tendono a spostarsi verso W-NW qualora i mari siano adeguatamente caldi, evolvendo talvolta in uragani. Trovandosi in fascia tropicale il moto di questi sistemi perturbati tende a deviare verso E-NE, andando ad interessare quello che è il flusso atlantico tipico delle aree temperate. Una vasta depressione a questo punto può richiamare a sua volta strutture depressionarie più vaste, c