La neve natalizia in Toscana: fra mito e realtà
Parlo da appassionato
di meteorologia e dunque il mio contributo è nettamente di parte. La neve
natalizia è senza dubbio il sogno di ogni bambino appartenente a
questo pianeta, oltre a quello di qualche adulto sollevato nel vedere un paio
di fiocchi di neve svolazzanti fra una portata del pranzo e l’altra.
Gli ultimi anni in
Italia hanno mostrato una tendenza meteorologica orribile in corrispondenza del
giorno di Natale, spesso collegato a fasi alto-pressorie invadenti o risalite
d’aria calda primaverili (come quella del terribile Natale 2006…). Spesso
ci siamo chiesti se fosse mai capitato nella storia un bianco Natale: da buon
Toscano potrò proporvi la storia natalizia della mia regione, per quanto
riguarda la neve ovviamente, a partire dagli anni ’60.
Nevicate di Natale
della Storia
Cominciamo dal 1963, già famoso per aver regalato alla nostra regione uno degli inverni più nevosi della storia (molto più nevoso dell’85 per intenderci, che dalle nostre parti fu più che altro freddo): il giorno 25 Dicembre, ma da altre fonti parrebbe più probabile la mattina del 24 dicembre, caddero circa 5 cm di neve su buona parte della Toscana settentrionale. Un evento non eccezionale dunque, ma notevole dando un’occhiata al calendario.
Per rivedere qualche
fiocco di neve dobbiamo passare al 24 dicembre del 1970: cadde nevischio su molte zone della pedemontana pratese e pistoiese, tanto che al mattino tetti e marciapiedi ne portarono qualche traccia. Ma, come spesso avviene con le irruzioni fredde da est, anche in quel caso fu il vento a dominare la scena e portarsi via tutto. Natale fu però davvero freddo, uno dei più gelidi di quegli anni.
Più vicina a noi e per questo più sicura, la nevicata del giorno di Natale 1993. Il tempo era perturbato da qualche giorno a causa di un'insolita saccatura nord-atlantica con radici addirittura sulla Groenlandia. Il giorno di Natale ci fu un intervallo, con calo della temperatura minima, ma durò poco. Nel pomeriggio il tempo peggiorò bruscamente e presto iniziò a nevicare moderatamente sui rilievi. In pianura inizil a piovere e verso le 20 si scatenò un vero e proprio temporale con rovesci, tuoni e fulmini. Il vento girò prima a ovest poi a nord-est e la pioggia si tramutò presto in neve e a fiocconi. In alcune zone della pianura fra Pistoia e Prato, riuscirono a depositarsi 1-2 centimetri, ma la nevicata più ancora più decisa nella zona di Serravalle-Casalguidi. Anche Arezzo fu lievemente imbiancata.
Andiamo avanti, 25
Dicembre 2001: in serata si affaccia una forte incursione di aria fredda.
Nevica copiosamente fino alla bassa collina su buona parte della Toscana,
durante i rovesci più intensi si nota qualche fiocco di neve ma solo in mezzo
alla pioggia. Le temperature minime in quei giorni raggiunsero comunque valori
abbondantemente al di sotto degli 0°C. Poi il 26 cadde una pioggia monsonica anche a quote di bassa montagna e la neve, temporaneamente, si sciolse anche lì.
Questi 4 eventi non
simboleggiano un’assenza totale di Natali freddi in tutte le altre occasioni.
Solo dal 2004 in poi, infatti, i Natali hanno mostrato una costante tendenza al
“sopra media” che agli occhi di un appassionato meteo suonano più o meno come
una campana rotta.
Daniel Gialdini
* ha collaborato Francesco Albonetti
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