Tale evento temporalesco rappresenta uno degli esempi più classici nei quali, a fronte di una situazione sinottica al suolo e in quota apparentemente poco disturbate, lo sviluppo di un flusso caldo-umido prefrontale a innesco afro-mediterraneo ha permesso la formazione di un complesso convettivo a mesoscala. La promozione di quest'ultimo fu certamente supportata da acque mediterranee ancora calde e dall'azione della barriera orografica (Appennino), con genesi di elementi convettivi da "retroazione dinamica" (nuovo sollevamento di aria caldo-umida operata dall' "avanzamento" del temporale), che mantennero in vita il sistema temporalesco per oltre 12 ore. La situazione alla quota isobarica di 500 hPa vede una vasta saccatura di origine atlantica, estesa dal medio Atlantico all'Inghilterra, e un promontorio anticiclonico protendersi dal Nord Africa all'Europa orientale, con massimi di pressione al suolo e in quota sull'Italia meridionale e
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