Il violento temporale nevoso del 24 marzo 2008

 



Fra il 23 e il 24 marzo del 2008, giornate di Pasqua e Pasquetta, un'importante irruzione di aria artico-marittima conquista latitudini piuttosto basse per il periodo, con isoterme alla quota isobarica di 850 hPa (circa 1500 m) fino a -2 °C / -4 °C.


Queste masse d'aria sono fortemente instabili a causa dell'elevato gradiente termico fra il suolo e l'alta quota, basti considerare che a 500 hPa (circa 5000 m) la temperatura rilevata era attorno ai -30°C. Durante la stagione primaverile queste configurazioni sono spesso associate a fenomeni convettivi intensi, capaci di portare fenomeni di "neve tonda" (graupel) fino a quote molto basse anche con temperature positive.

Già nel pomeriggio del 23, Pasqua, l'ingresso dell'aria fredda al suolo attraverso le valli meridionali della Francia aveva promosso l'isolamento di una classica "Genova Low", grazie al quale era andato ad instaurarsi un fronte temporalesco, per la verità non molto elettrico, con nevicate moderate fino a quote collinari. All'alba del 24, Pasquetta, tale configurazione si era ripetuta, ma con temperature ancora più basse, tanto che la neve è riuscita a cadere fino a quote di bassa collina, e a tratti mista anche in pianura!

Già questo tipo di fenomenologia sarebbe rimasto impresso, perché vedere fiocchi di neve in mezzo alla pioggia in città come Pistoia e Prato nel giorno di Pasquetta non è senz'altro una cosa comune. Tuttavia, in pochi si immaginavano che il meglio sarebbe dovuto ancora arrivare...

Nel corso della tarda mattinata di Pasquetta il cielo è tornato sereno e le temperature hanno superato i +10°C. Francamente, il peggioramento sembrava terminato e l'Appennino imbiancato fino a bassa quota era comunque un bello spettacolo. Dovevamo però fare i conti con l'irraggiamento potenziale della stagione primaverile, che in un contesto fortemente instabile già nel primo pomeriggio avrebbe generato nubi cumuliformi a ridosso dell'Appennino, un po' come avviene in estate con i temporali termo-convettivi pomeridiani.

Nel giro di un'ora i cumuli hanno raggiunto lo stadio "incus", considerando anche la bassa quota della tropopausa, e le correnti prevalenti in quota da NW facevano presagire un proseguo movimentato! I primi tuoni si cominciano a sentire attorno alle 14:00, assieme alle prime virghe che dall'Appennino pistoiese (fra la Collina vecchia e l'Acquerino) si muovono verso SE.

E' un subbuglio di foto e di telefonate: la temperatura crolla e la neve viene segnalata a quote veramente basse! Nevica su Tobbiana (Montale) e cadono fiocchi di neve anche su Santomato (Pistoia), mentre l'attività elettrica è veramente degna di un temporale estivo, con scariche a terra molto frequenti!



La situazione evolve rapidamente!
La neve, sotto forma di graupel, cade intensa su Montale che viene imbiancata anche in pianura! Sui quartieri occidentali di Prato si nota la shelf cloud avanzare minacciosamente, mentre la temperatura crolla di 10°C in poche decine di minuti! Nel giro di poco tempo il temporale conquista Prato, con graupel intenso fino in città, anche se con accumuli assenti. Tutto il sistema convettivo tenderà poi a indebolirsi gradualmente proseguendo la sua corsa verso E/SE, ma non senza aver regalato qualche precipitazione solida anche su Firenze.

Purtroppo non sono riuscito a reperire un'immagine satellitare, e anzi sarei grato se qualcuno me la procurasse! Non è semplice descrivere l'emozione di quella giornata, che ha collegato in pochi passaggi la potenza della fenomenologia temporalesca alla neve, caduta a quote veramente molto basse!
Dal 24 marzo 2008 non si sono più verificati temporali nevosi di tale portata, a dimostrazione dell'unicità dell'evento!

Daniel Gialdini





Commenti

Post popolari in questo blog

La nevosità delle pianure toscane

L' alluvione del 21 ottobre 2013

La devastante alluvione del 2 novembre 2023