La piovosissima estate del 2014
L'estate
2014 è stata una stagione molto particolare, conclusasi in controtendenza
rispetto alle estati estremamente calde e secche a cui i primi anni 2000 (come
quella del 2003 ad esempio) ci avevano abituati.
Essa è stata descritta come molto fredda e piovosa anche se nella realtà dei
fatti sul territorio italiano è risultata termicamente nella
media. Le zone di NW e quelle tirreniche sono state quelle dove si sono
concentrate le principali anomalie negative seppur leggere, mentre sul resto
del territorio, in particolare sul S Italia e sul lato adriatico, abbiamo avuto
valori complessivamente di poco al di sopra della norma. Questo non è altro che
il risultato delle configurazioni bariche dominanti nella maggior parte della
stagione, le quali hanno mostrato la presenza quasi insistente di centri di
bassa pressione sull'Europa occidentale e sul vicino Atlantico (dove infatti si
sono riscontrate le zone a più evidente anomalia negativa, come Inghilterra,
Francia e parte della Spagna).
Queste
aree di bassa pressione hanno influenzato a più riprese le zone di NO e
parzialmente il lato tirrenico apportando spesso fasi di instabilità o di maltempo,
lasciando allo stesso tempo il S Italia e le aree più orientali italiane sotto
l'afflusso di correnti più calde e secche in risalita dal N Africa dirette
verso l'Europa orientale (interessata, infatti, da anomalie termiche positive
molto evidenti). Anche il mese di giugno, che è stato l'unico a vedere una vera
e propria ondata di calore intensa un po’ su tutto il territorio italiano, ha
contribuito a portare un'anomalia tendente al positivo sull'area del
Mediterraneo.
Non è
stata, quindi, un'estate così fredda come può sembrare: è stato però un
trimestre estivo molto piovoso. La presenza di centri di bassa pressione
sull'Europa occidentale ha provocato un flusso di correnti umide molto
instabili sull'Italia centro-settentrionale, che ha promosso il susseguirsi
di numerosi temporali. Le uniche zone ad esser state interessate in misura
minore dalle precipitazioni sono quelle del Sud, in particolare del lato
adriatico. Qui si è fatta sentire maggiormente l'influenza dell'anticiclone
africano che di tanto in tanto si è esteso a questi territori.
La stagione in questione,
chiusa a Firenze con ben 240,6 mm, rappresenta ad oggi l’estate più piovosa della
storia per molte città della Toscana.
Nella lucchesia ad esempio il solo mese
di luglio si è chiuso con oltre 350 mm di pioggia complessivi in molte
località. Anche a Stazione di Montale (in provincia di Pistoia) l’accumulo complessivo è
stato di 246 mm, di cui ben 108 mm caduti durante la notte fra il 29 ed il 30
Luglio: nulla da dire, un evento senza precedenti!
Daniel Gialdini
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