Come avviene il rilevamento dei fulmini?
I fulmini e le onde radio
Le scariche generate da un
temporale producono impulsi a radiofrequenza, la cui intensità diminuisce con
l’aumentare della frequenza. Tali onde si propagano lungo tutta la superficie terrestre
e in ogni secondo possiamo calcolare sulla Terra circa 100 scariche elettriche.
Tali scariche variano coprendo quindi un’ampia gamma di frequenze. Si calcola
che solo una bassa quantità di energia del fulmine, intorno al 10 %, sia
irradiata sotto forma di onde radio, mentre la restante parte si disperde per
lo più in energia termica.
Per capire come il fulmine possa
generare queste onde radio basta rifarsi ad alcuni semplici concetti di fisica:
una carica elettrica è circondata da un campo elettrico, ma se la carica è in
moto essa produce una corrente ed un campo magnetico la cui intensità dipende
dalla velocità della. Un’onda elettromagnetica non è altro che l’insieme di un
campo elettrico e magnetico in fase tra loro.
Rilevamento dei fulmini in Italia
Diversi enti ed aziende private
si occupano di fornire i mezzi ed i sistemi per il rilevamento dei fulmini. In
Italia è doveroso citare il CESI (Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano)
che rileva le scariche mediante un sistema di ricerca denominato SIRF (Sistema
Italiano Rilevamento Fulmini).
Gli elementi fondamentali di
questo sistema sono i sensori, le reti di trasmissione dati e il centro
operativo. I dati vengono rilevati ed immagazzinati in un archivio centrale
sito presso il centro operativo di SIRF. Il Sistema di rilevamento SIRF è
composto da 16 sensori situati sul territorio Italiano. Per aumentare le
prestazioni sono inoltre utilizzati sensori posti in vicinanza del confine
Italiano, in Francia, in Svizzera, in Austria e in Spagna.
I sensori utilizzati sono dotati
di antenna elettromagnetica a banda larga e di un sistema di posizionamento
satellitare GPS. Essi rilevano il campo elettromagnetico emesso dal fulmine
generando i dati grezzi. Ogni sensore è in grado di discriminare il segnale
emesso dal fulmine dal “rumore” elettromagnetico. I sensori, posizionati sia
sul territorio Italiano che in territorio estero, trasmettono i dati al Centro
Operativo di SIRF, attraverso canali di trasmissione dedicati su Internet. Ogni
sensore è collegato tramite Internet al centro operativo situato presso la sede
del CESI di Milano.
I dati provenienti da ogni
sensore sono ricevuti e trattati da degli Analizzatori di Posizione che
calcolano, in pochissimi secondi, le coordinate geografiche dei punti di impatto,
il tempo in cui è avvenuto ciascun evento e i parametri elettrici
caratteristici di ciascun evento di fulmine. I dati calcolati sono quindi
pronti per essere trasmessi sia ai clienti che al centro operativo SIRF per
essere immagazzinati nel data base. Da questo database le informazioni possono
essere estratte in qualsiasi formato ed eventualmente fornite a terzi.
Concludo con questo video inerente fulmine caduto a pochi metri dalla mia postazione in località Stazione (PT)
Ringrazio per i dati forniti: www.fenomenitemporaleschi.it – CESISIRF (www.fulmini.it)
Daniel Gialdini
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