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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

Didattica: struttura dell'atmosfera e principali masse d'aria

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1. Aria polare, delle medie latitudini e tropicale : caratteristiche e proprietà    Le proprietà di una massa d'aria dipendono in gran parte dalla radiazione solare e dallo scambio di calore ed umidità con la sottostante superficie terrestre. In base a ciò, si possono distinguere masse d'aria con proprietà tipiche, connesse alla regione geografica di origine, "regione sorgente" a condizione che esse abbiano sostato sufficientemente a lungo su tale area, tanto da averne assunto le proprietà caratteristiche. Tali classificazioni, che in genere riguardano l'emisfero settentrionale, sono state dedotte principalmente dalle analisi sinottiche in superficie e quindi risentono sensibilmente della distribuzione di pressione in superficie e dei modelli di flusso degli strati più bassi dell'atmosfera. Le più recenti conoscenze della struttura verticale dell’atmosfera, con i forti "windshear" verticali, le notevoli variazioni di direzione del vento

L'ondata di maltempo del 29-30 luglio 2014 in Toscana

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Temperature e Geopotenziali alla quota isobarica di 500 hPa alle ore 0:00 UTC del giorno 30 Luglio 2014 L'annunciato peggioramento del 29-30 Luglio 2014 era reduce da un mese già abbondantemente piovoso per buona parte dell'italia centro-settentrionale e per questo motivo, forse, non ha recato almeno in un primo momento il clamore che meritava. La sinottica europea mostrava infatti la classica anomalia riscontrata in gran parte di quelle settimane, con una vasta depressione in formazione sul mar Mediterraneo settentrionale pilotata da un discreto afflusso di aria fredda in quota dai quadranti nord-occidentali. Già durante le prime ore di mercoledì 29 alcuni temporali stavano interessando la Toscana, con accumuli massimi attorno ai 20 - 30 mm. Tuttavia il clou era atteso nel pomeriggio, quando un'area di convergenza di venti al suolo fra Toscana, Umbria e Lazio sarebbe stata alla base della formazione di un insidioso sistema temporalesco semi-stazi

Didattica: la circolazione generale atmosferica

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Il sole: motore principale dell’atmosfera a scala globale L'origine della circolazione atmosferica viene fatta risalire alla non uniforme distribuzione dell'energia solare in seno al sistema terra-atmosfera. Tale sistema riceve le radiazioni solari, riflettendone e diffondendone una parte e assorbendone l'altra. Alla sommità dell'atmosfera giungono in media 2 cal/cm 2 per min delle quali circa il 60% viene assorbito e il rimanente 40 % riflesso e diffuso verso l'alto. L'energia assorbita non si distribuisce in modo uniforme in seno al sistema terra-atmosfera essenzialmente per due motivi, la forma geometrica della terra e l'inclinazione del suo asse di rotazione rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita intorno al sole.   La forma geometrica della terra implica che l'angolo di incidenza della radiazione solare, ovvero l' angolo tra raggi del sole e la perpendicolare alla terra nel punto di incidenza, vari con la latitudine e prec

Quanto sono temporalesche, in estate, le pianure settentrionali toscane?

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La domanda sorge spontanea considerando che spesso, molto spesso, sembra che i temporali estivi nutrano una grossa antipatia verso le nostre pianure, specie quelle comprese fra Lucca e Pistoia. Facciamo chiarezza: durante i passaggi frontali sono proprio le pianure pistoiesi e lucchesi a subire i maggiori effetti derivanti dai fenomeni temporaleschi. Certo va specificato che anche in queste occasioni alcuni fattori locali (per lo più legati all'orografia) possano ostacolare il passaggio dei sistemi frontali, ma non è questo il quadro che andremo ad analizzare. Questo perché i sistemi frontali, legati ad una struttura sinottica ben costruita, non sono molto frequenti in estate, in particolare nei mesi di giugno e luglio. I motivi per il quale le pianure settentrionali toscane sono spesso refrattarie ai fenomeni temporaleschi nei mesi di giugno e luglio è sì riscontrabile nell'orografia. Vi rammento che i modi migliori per avere dei sistemi temporaleschi nelle st

16 luglio 2018: temporali a macchia di leopardo, per quale motivo?

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Mettiamola a questo modo: I venti forti provocati ieri sera dal downburst in arrivo dal mare non facevano altro che sollevare di fronte a sé I'aria più calda e umida, come accade sempre anche in casi meno clamorosi, quando è in arrivo aria più fresca e/o asciutta. L'ondata di vento, nata dal collasso improvviso di un temporale a valle dell'isola di Capraia, si è aperta a ventaglio puntando la costa da Viareggio a Piombino, e qui ha scatenato le raffiche che gli abitanti della zona hanno avvertito. Ma non è su questi territori che ha piovuto di più; anzi, in molti casi è piovuto davvero poco. Questo perché l'onda correva senza trovare particolari ostacoli; sostituiva cosi in un attimo I'aria afosa che trovava con quella fresca che trasportava, provocando temporali forti ma di breve durata. Le piogge più abbondanti ci sono state invece dove invece l'onda si è infranta, sulle colline o le montagne incontrate nella corsa attraverso le vallate, dalle più a

Il ciclone mediterraneo (nevoso) del 29 gennaio 2004

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Avere una situazione meteorologica simile a quella del 29 Gennaio 2004 non è affatto comune in Italia. Tutti sappiamo che il Golfo Ligure, per motivi orografici e di temperatura superficiale, è uno dei luoghi più indicati al mondo per la formazione di cicloni extratropicali. Una volta formatasi una depressione può muoversi in molte direzioni, ma solitamente quelle che procedono verso sud-est si colmano rapidamente e occasionano effetti limitati. La situazione vissuta in quelle ore ha invece presentato delle anomalie o, se vogliamo, delle caratteristiche peculiari non comuni. Si è trattato di un fenomeno a larga scala intenso, evoluto rapidamente, e generato da una penetrazione di aria fredda in quota (goccia fredda) notevolissima, rara. Inoltre, in maniera anomala, ha prodotto fenomeni temporaleschi proprio nel periodo dell'anno meno propizio all'attività elettrica. Quello che colpisce è anche la distribuzione dei temporali e l'estensione. Insomma tale perturba

15 Luglio 2018: danni fra l'Appennino pistoiese e il Mugello

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Quest'oggi, domenica 15 luglio 2018, un violento sistema temporalesco ha interessato in maniera imprevista i rilievi settentrionali della Toscana recando alcuni danni dovuti ai downbursts e alle intense grandinate. Alla base di questo sistema temporalesco c'è innanzitutto una leggera diminuzione della pressione al suolo che, a braccetto con lo sviluppo termoconvettivo (pomeridiano), ha convenuto alla formazione di fenomeni temporaleschi molto violenti a ridosso dei rilievi appenninici. Solo per un soffio (in tutti i sensi) la piana Firenze-Prato-Pistoia è stata completamente risparmiata dai fenomeni: in caso contrario, in virtù dei +33 °C al suolo e dell'elevato tasso di umidità, i fenomeni temporaleschi sarebbero potuti essere molto violenti, con grandinate violente e downbursts diffusi. I due motivi per cui i sistemi temporaleschi non sono approdati sulle pianure adiacenti sono i seguenti: correnti a 850 hPa disposte da W anzic

6 Luglio 2018: possibili nubifragi in Toscana

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La giornata di domani, venerdì 6 luglio, mostra alcune caratteristiche meteorologiche dedite alla formazione di temporali forti, localmente a carattere di nubifragio, su diverse aree della nostra regione. Andiamo a vedere dove: Situazione Sinottica La situazione sinottica a larga scala mostra una lieve flessione dei geopotenziali sull'Italia centro-settentrionale, come si evince dall'immagine in basso. Queste situazioni sono particolarmente insidiose durante le stagioni più calde, quando le intrusioni di aria più fredda e secca in quota si trovano di fronte ad un suolo molto caldo e ricco di umidità: A scala locale è evidente l'isolamento di un blando minimo di bassa pressione nei pressi del mar ligure a pilotare deboli correnti umide da SW nei bassi strati (prima e seconda immagine) mentre in quota prevalgono correnti più fresche e secche da NW (terza immagine): Effetti in Toscana Gli effetti di questa configurazione atmosferica restitu